Descrizione dell’area:
Caorle tra calli, campielli, i colori brillanti delle case dei pescatori oggi rimesse a nuovo e la bellezza degli antichi palazzi nobiliari, del Duomo e della Chiesetta della Madonna di Pompei. Molto suggestivo anche attraversare Rio Terrà delle Botteghe, la via principale piena di locali tipici e di negozi; in prossimità del Centro Culturale Bafile, le linee bianche visibili sulla pavimentazione: indicano i confini del canale interrato nel XIX secolo che un tempo attraversava il centro storico! La via parallela è Calle Lunga e sbocca in Piazza Vescovado, la piazza principale e vero cuore del nostro Borgo con il Duomo, il Campanile e l’antico Palazzo Pretorio.
In passato, a caratterizzare ancor di più l’anima marinara di Caorle, c’era lo squero, il tipico cantiere delle imbarcazioni in stile veneziano che si poteva ammirare passando per via Francesconi a pochi passi dal porto: al suo posto oggi ci sono locali e ristoranti per gustare le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. La Chiesa della Madonna dell’Angelo (originariamente dedicata all’Arcangelo Michele, da cui il nome) è un santuario edificato nella sua struttura attuale nel 1751 su resti del VI o VII secolo di quello che fu probabilmente l’edificio religioso più antico di Caorle: una chiesetta a tre navate in legno dedicata a San Michele Arcangelo.
Oggi la chiesa si trova in una posizione a dir poco suggestiva (dove finisce la scogliera e ha inizio la spiaggia di Levante), su un promontorio che si incunea nel mare Adriatico ed è diventata nel tempo meta di pellegrinaggio e per molti fedeli che arrivano da ogni parte del mondo. La laguna di Caorle, tanto amata da Ernest Hemingway, è un’area naturalistica protetta la sua flora particolare per i moltissimi uccelli migratori e stanziali censiti (oltre 280 specie tra cui l’anatra, il tarabusino, l’airone rosso, la folaga, il tuffetto e il germano reale) e per la varietà di pesci che vi si riproducono. In passato era qui che vivevano i pescatori con le loro famiglie, nelle tipiche abitazioni in legno e canna palustre dette casoni, visibili ancora oggi.
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